L’evoluzione del volante nelle automobili attraverso le innovazioni di Mercedes-Benz
Indice:
- Il primo volante era una leva
- Il vero volante debutta nelle auto da gara
- 1902: Mercedes introduce il volante di serie
- 1920-1940: arriva l’horn ring, l’antenato del clacson
- Negli anni ’50 debutta il cambio al volante, ma non solo!
- Negli anni ’60 il volante delle auto “vira” verso la sicurezza
- Anni ’80: “esplode” l’airbag
- Fine anni ’90: arriva il volante multifunzione
- 2016: ecco il volante touch
- Il volante capacitivo di Mercedes Classe E
- Le ultime innovazioni nei volanti Mercedes e AMG: scoprile da Trivellato

Si tratta certamente del componente più utilizzato quando ci mettiamo alla guida di una vettura: il volante.
Nonostante il suo utilizzo massivo, certamente in pochi sono a conoscenza della sua evoluzione nel tempo e come questi cambiamenti abbiano influenzato il nostro modo di viaggiare in automobile.
In 125 anni di storia, il volante è radicalmente cambiato e Mercedes-Benz, che da sempre muove le più importanti rivoluzioni in ambito automotive, si è posta anche in questo caso come faro per guidare il cammino evolutivo dello sterzo attraverso le epoche.

Il primo volante era una leva
Per scoprire come si guidasse un tempo, addirittura prima che il volante facesse la sua comparsa, dobbiamo “volare” indietro nel tempo.
L’anno è il 1886 e la vettura in questione è la prima automobile mai creata che, neanche a farlo apposta, porta in sé la cellula embrionale del marchio che poi avrebbe preso il nome di Mercedes-Benz: stiamo parlando della Benz Patent Motorwagen (per leggere di più sulla storia della Casa di Stoccarda, vi invitiamo a consultare questo approfondimento).
L’auto, creata da Karl Benz, per essere guidata si affidava a una semplice leva di sterzo che altro non era se non un’evoluzione delle redini utilizzate per governare i cavalli e farli virare a destra e sinistra.
Questo stesso sistema fu adottato anche da Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach circa tre anni dopo nella Stahlradwagen.

Il vero volante debutta nelle auto da gara
Si dovettero attendere altri cinque anni (1894) affinché l’ingegnere Alfred Vacheron inventasse il primo vero sistema di sterzatura, applicato in occasione della prima gara automobilistica al mondo - la Parigi-Rouen - nella sua Panhard & Levassor modificata con motore Daimler.
Questa novità raggiunse pienamente l’obiettivo dell’ingegnere: un maggiore controllo, grazie al fatto che il movimento sterzante delle ruote anteriori poteva essere distribuito su più giri del piantone, da una posizione centrale “neutra” e fino a quando il volante non si fermava, consentendo così una sterzata più precisa anche a velocità elevate.
L’ingegnere, in quell’occasione, si posizionò solo all’undicesimo posto, ma il volante da lui inventato si attestò comunque come una novità rivoluzionaria.

1902: Mercedes introduce il volante di serie
Fu nel 1900 che anche la Daimler-Motoren-Gesellschaft equipaggiò un’auto da gara con il volante: ciò avvenne sulla Phoenix, con l’importante modifica di inclinare il piantone per facilitare la manovrabilità dell’auto.
Tuttavia, ogni movimento richiedeva ancora un grande sforzo, e questa complicazione non scomparve nemmeno nel 1902 quando, nei modelli Simplex, Mercedes introdusse il volante di serie accompagnato da leve supplementari per regolare la tempistica di accensione e la miscela aria/benzina.

1920-1940: arriva l’horn ring, l’antenato del clacson
Le leve per la regolazione manuale della miscela di carburante e l’accensione scomparvero molto presto con l’evoluzione dei motori, per lasciare spazio a un’invenzione che non c’avrebbe più abbandonato.
Nello specifico, la novità introdotta nel 1920 portava il nome di “horn ring” e potrebbe essere definita come un vero e proprio precursore del nostro clacson: un anello cromato o metallico, posto sulle razze del volante, permetteva di essere premuto per avvisare con un segnale sonoro gli altri utenti della strada. Il principio è lo stesso di oggi, semplicemente con un aspetto un po’ più rudimentale.
Verso gli anni ’40, all’horn ring si sono aggiunte delle leve (a destra e sinistra) per azionare i segnali di svolta utilizzati nelle auto fino agli anni ’50: per “mettere la freccia” bastava azionare una delle due leve e un braccio indicatore della lunghezza di circa venti centimetri si estendeva lateralmente all’esterno della vettura e indicava la svolta.
Le luci lampeggianti giallo-arancio che oggi tutti conosciamo come “frecce” arrivarono qualche anno dopo, e venivano attivate ruotando l’anello centrale.

Negli anni ’50 debutta il cambio al volante, ma non solo!
Grazie alle innovazioni apportate da Mercedes-Benz negli anni ’50, il volante acquisì un ruolo ancora più centrale nell’interazione tra conducente e vettura.
Proprio sul piantone della 300 e della 200 Adenauer Mercedes (W186 e W187) infatti, venne introdotto in quegli anni un cambio di marcia.
Questa modifica si attestò come un grande beneficio in termini di comodità per guidatore e passeggero, in quanto i sedili anteriori in quegli anni si configuravano come una panca continua che ospitava, appunto, due passeggeri.
Altre modifiche importanti apportate negli anni ’50 furono una leva aggiuntiva per il lampeggio dei fari (1955) e, soprattutto, una delle novità considerate ancora oggi irrinunciabili che rese meno estenuante l’utilizzo del volante: il servosterzo, introdotto sulla Mercedes 300 berlina.

Negli anni ’60 il volante delle auto “vira” verso la sicurezza
Con la W111 Heckflosse, nel 1959, Mercedes inizia a pensare al volante anche in termini di sicurezza.
Si trattò, infatti, del primo veicolo al mondo a introdurre una cella passeggeri stabile, zone di assorbimento degli urti e, per ciò che concerne l’argomento qui trattato, un nuovo volante di sicurezza dotato di piastra deformabile capace di ridurre il rischio di lesione in caso di collisione.
Nello stesso anno, sul modello precedentemente citato e sulla Ponton, la Stella introdusse anche la leva combinata al volante con indicatore di direzione e lampeggio degli anabbaglianti, che fu estesa nel 1963 anche al sistema di attivazione tergicristalli e lavaggio del parabrezza.
Negli anni, poi, la Casa di Stoccarda riuscì ad evolvere ulteriormente il concetto di sicurezza applicato al volante e, nel 1967, introdusse di serie il piantone telescopico e un assorbitore di impatto.

Anni ’80: “esplode” l’airbag
Dopo che la sicurezza continuò ad evolversi negli anni (ad esempio con l’avvento, negli anni ’70, del volante di sicurezza a quattro razze con piastra centrale ad assorbimento d’urto integrato sulla Mercedes 350 SL), negli anni ’80 si assistette a un’altra importante innovazione: l’airbag.
Introdotto per la prima volta nel 1981, all’interno del volante della Mercedes Classe S, l’airbag si fece via via sempre più piccolo grazie alle tecniche di ripiegamento sottovuoto del cuscino, fino a divenire di serie in ogni vettura della Stella a partire dal 1992.

Fine anni ’90: arriva il volante multifunzione
Mercedes Classe S, sin dalla sua nascita e per lungo tempo, si è guadagnata il titolo di rampa di lancio per le più importanti innovazioni tecnologiche apportate dalla Casa di Stoccarda.
Così è stato anche per il volante multifunzione, introdotto proprio in questo modello nel 1998.
Grazie al sistema Command, questo volante speciale consentiva di gestire tutte le funzioni dell’infotainment all’epoca disponibili (navigatore, computer di bordo e telefono) appoggiando il pollice sul volante. Un vera rivoluzione finalizzata a minimizzare le distrazioni!

2016: ecco il volante touch
Un’altro modello Mercedes capace di incarnare grandi innovazioni è senza dubbio Classe E, che nel 2016 introdusse per prima il volante touch.
Scorrendo verticalmente sul touchpad posizionato sul volante, è possibile navigare sul menu del sistema di bordo e con una leggerissima pressione dei pulsanti a controllo tattile è possibile scegliere le funzioni selezionate.

Il volante capacitivo di Mercedes Classe E
Sempre in Mercedes Classe E, nel restyling 2020 troviamo un’altra importante novità: il volante capacitivo.
Si tratta di un rivoluzionario sistema che integra un tappetino sensore a due zone posto nella parte anteriore e posteriore della corona esterna, in grado di registrare la stretta delle mani.
È facile comprendere che questa funzione ha l’obiettivo di riconoscere in automatico dove si trova il dito del guidatore, consentendo all’auto di funzionare in modalità semi-autonoma solo se rileva la presenza delle mani.

Le ultime innovazioni nei volanti Mercedes e AMG: scoprile da Trivellato
Ne abbiamo già parlato qui: la nuova modalità di guida “via cavo” steer-by-wire - in arrivo dal 2026 anche nelle vetture Mercedes-Benz - andrà a rivoluzionare sensibilmente anche la conformazione del volante.
Quest’ultimo, capace di ruotare di 170° e non più di 360°, sarà molto più simile alla cloche di un aereo e darà modo di vivere un’esperienza di guida pienamente responsiva.
Oltre a questa novità, ricordiamo anche la presenza di comandi a sfioramento sempre più avanzati, oltre a dettagli pregevoli in pieno stile Mercedes-Benz disponibili nei volanti a due e tre razze che integrano inserti cromati e finiture in pelle Nappa o legno.
Impossibile non citare, infine, i distintivi volanti AMG Performance creati appositamente per adattarsi al carattere iper-sportivo delle vetture prodotte dalla divisione di Affatlerbach: sagomatura sportiva con base piatta, rivestimento in microfibra DINAMICA o pelle traforata, rotelle rotative AMG con display integrati per cambiare modalità di guida e parametri dinamici in tempo reale e paddle in metallo per il cambio.
Assieme alle più recenti innovazioni riguardanti il volanti, scopri tutta la tecnologia e il comfort di Mercedes-Benz e AMG da Trivellato: siamo uno dei top dealer della Stella e unico AMG Performance Center del Veneto, con oltre cent’anni di esperienza in ambito automotive.
La tua garanzia per vivere l’universo della Casa di Stoccarda a 360°!