Una storia smart
Una storia smart, le origini:
A gettare le basi della storia smart è stata la voglia di voler cambiare la mobilità all'interno dei centri urbani che negli anni '70 si erano sempre più affollati. Le soluzioni del passato sono state dunque messe in discussione con l'obiettivo di realizzare una vettura di alto livello, completa di tutto, ma grande la metà.
Nel 1972, il signor Johann Tomforde, dipendente Mercedes, fu il primo ad avere questa idea e a disegnare i primi schizzi di quella che diventerà un'auto innovativa destinata alla vita di città.
Quasi dieci anni dopo, nel 1989, il progetto torna alla luce e viene approfondito dalla casa automobilistica tedesca Daimler che decide di continuare ad investire nello studio di uno scheletro che renda la vettura resistente e sicura e che poi diventerà famoso con il nome di cellula Tridion (il cui nome originale era “Crash Box”).
Nel Dicembre del 1992 Nicolas Hayek, proprietario dell’azienda Swatch, si avvicina al progetto ed insieme all’allora AD Mercedes-Benz, Warner Niefer, lancia il marchio “SMART”, acronimo di Swatch-Mercedes ART, ma che richiama anche la parola inglese "furbo". Dalla filosofia Swatch, ed in particolare dal modello "scuba", smart trae la passione per la personalizzazione estrema, e, proprio come i cinturini dell'orologio, il design di smart diventa intercambiabile grazie ai colorati bodypanels che possono essere scelti a piacimento per dare un look esclusivo alla vettura.
Per dare una stabilità maggiore durante le manovre più critiche sono state implementate alcune modifiche alla struttura che danno vita alla prima smart, lanciata nel mercato sotto il brand MCC (ossia Micro Compact Car) della stella Daimler nell’ottobre 1998.
Compatta fuori, grande dentro
La vettura era lunga appena 2,5 metri ed esteticamente non presentava il cofano anteriore, mostrando a vista la cellula di protezione Tridion. La dotazione di base della citycar era già molto completa: ABS, cambio automatico, vetri elettrici e clima. Tra gli optional si poteva scegliere il servosterzo elettrico, la vernice metallizzata e la ruota di scorta.
Subito è stato pensato di puntare sui colori per dare massima libertà al cliente di scegliere il proprio stile e mostrarlo grazie ai bodypanels coordinati con gli interni. Le varianti colore sono talmente tante che ogni smart è un esemplare unico: grazie al Cubic Printing, vernici speciali dalle venature accesse, vengono impressi i colori sui bodypanels con un'apposita tecnica e poi fissati con lacca trasparente. Ogni citycar diventa così la portavoce di una personalità unica ed inconfondibile.
La storia smart era appena iniziata, e un anno dopo, viene immesso nel mercato il primo modello cabrio ed esce il primo restyling della due posti che viene predisposta al motore turbodiesel common rail di 800 cm³ da 41 cavalli.
Sicurezza smart
Nel 2000, la smart supera il crash test EuroNCAP senza alcun problema, infatti il concetto di sicurezza per la due posti è di primaria importanza:
- Inizia già dalla dotazione di serie che non dimentica nessun dettaglio: ABS, l'EBV (ripartitore elettronico della forza frenante), il TRUST-PLUS (sistema di controllo elettronico della trazione e strabilità), la cellula di sicurezza Tridion, sedili a sicurezza integrale, airbag fullsize sia per il conducente che per il passeggero, cinture di sicurezza con pretensionatore e l'imbottitura a protezione delle ginocchia del guidatore.
- Il Crash Management System permette di assorbile e neutralizzare gran pare dell'energia in caso d'impatto grazie proprio alla struttura della vettura e dei suoi componenti.
- smart è totalmente priva di parti frantumabili e, in caso di collisione, l'afflusso del carburante viene bloccato mentre viene automaticamente sbloccata la chiusura centralizzata.
Una storia smart, l’accoglienza:
Gli smart Center sono sempre stati, e sono tutt'ora, il cuore pulsante della filosofia smart. Già nel 2000 erano presenti più di 150 smart Center in 11 paesi d'Europa, subito riconoscibili grazie alla smart Tower, una vera e propria architettura di vetro, trasparente ed inconfondibile. All'interno degli smart Center l'accoglienza regna sovrana, si entra subito in un open space circolare con luminose aree espositive e arredamento moderno dove il personale specializzato è a disposizione per dare informazioni e consigliare su tutti gli allestimenti possibili. Naturalmente è possibile prenotare anche il test drive, per salire a bordo e testare in prima persona l'efficienza smart. Parte della filosofia smart è l'attenzione all'ambiente, dunque anche negli smart Center si lavora sempre nel rispetto delle norme ecologiche, scarti e rifiuti vengono separarti con cura e preparati per il riciclaggio o lo smaltimento.
Una storia smart, l’evoluzione:
smart, ormai icona simbolo di cambiamento nella mobilità cittadina, analizza bene le risorse del territorio per creare un prodotto inedito ed ottimizzato per il contesto urbano a cui è destinata. Già nel 2000, gli studi prodotti da smart hanno infatti dimostrato che:
- Dopo la rottamazione, i materiali che compongono la maggioranza delle auto sono inutilizzabili. smart ha realizzato un modello riciclabile al 95%.
- Nel tragitto casa-lavoro, mediamente un'auto porta a bordo 1,2 persone. Dunque nella citycar a due posti c'è spazio per tutti.
- 50.000 alberi in più in una città di 400.000 abitanti? E' possibile, se tutte le auto fossero lunghe 2,5 metri si risparmierebbe molto spazio in ogni parcheggio.
A partire dal 2002 la famiglia MCC s’ingrandisce inserendo diverse novità: nella piccola a due posti viene inserito il motore a benzina 698 cm³ con turbocompressore, e viene prodotta, in sole 2000 unità, smart Crossblade: l’ardita versione a cui è stato tolto il tetto, le portiere e il parabrezza ma su cui è stato montato il motore Brabus, già allora si preannunciava una grande collaborazione futura con questa griffe.
Nel 2003 viene presentato il nuovo modello smart Roadster, sportivo di natura, mentre la classica smart subisce un potente facelift e viene sostituita dalla smart 2nd Generation dove i motori diventano più potenti, cambiano le sospensioni e viene introdotto l’ESP, ossia il sistema elettronico di stabilità.
Nel 2004 viene immessa nel mercato la nuova smart “per quattro”, conosciuta dal grande pubblico come smart Forfour, lunga 3,75 metri con la possibilità di scelta tra diverse motorizzazioni: benzina da 1,1 (tre cilindri), 1,3 e 1,5 l (quattro cilindri), turbodiesel da 1,5 litri a tre cilindri. L’auto a due posti viene ribattezzata smart Fortwo, ossia per due persone, e MCC lascia spazio al brand omonimo “smart”.
Il 2004 è anche l'anno di Brabus, infatti la stella tedesca inserisce nella gamma una versione sportiva e particolarmente accattivante: grazie all’accordo con il preparatore tedesco Brabus, griffe che identifica tutt’oggi i modelli di lusso e dalle prestazioni elevate, nascono le versioni smart BRABUS, sia Fortwo che Forfour.
Nel 2005, durante il Salone dell’Auto di Ginevra, smart presenta due nuove motorizzazioni per la versione ForFour ed emerge ancor di più per la sua esclusività la versione smart BRABUS Forfour, dalle eccellenti prestazioni grazie al motore 1.500 CC con potenza di 177 CV che permette una velocità massima di 220 Km/h ed il passaggio da 0-100 Km/h in meno di 7 secondi.
La storia smart continua, attraverso tutte le edizioni speciali che danno carattere alle strade delle nostre città.
Glossario smart
ABS con ripartitore elettronico della forza frenante (EBV) |
L'ABS evita il bloccaggio delle ruote in fase di frenata e garantisce la guidabilità del veicolo anche nelle frenate d'emergenza. Il ripartitore elettronico della forza frenante (EBV) distribuisce in modo ottimale la forza di frenata sull'asse anteriore e posteriore, assicurando la stabilità direzionale del veicolo. |
Airbag fullsize |
64 litri di volume per il conducente e 120 litri per il passeggero che assicurano una protezione ottimale. |
Bodypanels |
Componenti della carrozzeria in termoplastica colorata in pasta. Sono fressibili e riciclabili, oltre che facilmente intercambiabili, grazie ad un particolare sistema di fissaggio. |
Crash Management System |
Insieme delle zone e dei componenti deformabili che contribuiscono ad assorbile l'energia d'urto. |
Cubic Printing |
Pellicola di alcol polivinilico pigmentata con un disegno a piacere e sciolta in bagnomaria. La colorazione si stacca dalla pellicola e resta sulla superficie della soluzione nella quale vengono immersi i bodypanels. Grazie alla pressione tra l'acqua e la carrozzeria viene ad imprimersi la fantasia sui pannelli. |
Pretensionatore |
Sistema di tensione della cintura di sicurezza per mantenere fisso e sicuro l'occupante del sedile. |
Sedili a sicurezza integrale |
Sedili con struttura modulare, rinforzi in lamiera d'acciaio e poggiatesta integrati. |
Tridion |
Cellula di sicurezza in acciaio ad alta resistenza. |
Trust-plus |
Sistema elettronico per il controllo della trazione e della stabilità del veicolo, con dispositivo antipattinamento integrato. Monitora l'assetto della smart attivandosi per stabilizzarlo in sistuazioni critiche. |