Il diesel avrà ancora un futuro? Mercedes dice “sì”!
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È ormai noto a tutti che Mercedes-Benz, negli ultimi anni, abbia investito in maniera importante nelle tecnologie elettriche.
Ne è un esempio la gamma EQ, che dal 2020 in poi ha segnato una netta rivoluzione nell’intero mercato automotive.
In passato abbiamo approfondito l’argomento fornendo utili consigli per passare alla guida elettrica e rispondendo alle domande più frequenti relative alla divisione elettrica di Mercedes, ma in questo articolo considereremo un punto di vista più ampio.
Di recente, infatti, la Casa di Stoccarda ha chiarito un punto importante: nonostante la costante ricerca per rendere il futuro della guida elettrica sempre più performante e a misura d’uomo, la Stella continua a puntare anche sull’alimentazione Diesel.
Mercedes-Benz punta ancora sul gasolio: ecco i motivi
Per Mercedes-Benz si tratta di una tecnologia di transizione che ha ancora molto da dare al mondo automobilistico: per questo, il marchio tedesco ha recentemente dichiarato che continuerà a utilizzare il Diesel al massimo delle sue potenzialità.
Nonostante il fermo impegno di elettrificare la sua intera gamma entro il 2039, la Casa di Stoccarda riconosce l’importanza dell’alimentazione a gasolio per accompagnare i suoi clienti verso una mobilità a basse emissioni.
Da quanto dichiarato dai clienti, risulta che l’apprezzamento per i motori alimentati a gasolio derivi da un perfetto equilibrio tra efficienza nei consumi e prestazioni, senza dimenticare la capacità di adattarsi a normative che si stanno focalizzando sempre di più sulla tutela ambientale.

OM 654 e OM 656: il “cuore” delle ultime generazioni Diesel Mercedes
Molti dei modelli di alta gamma recentemente presentati dalla Casa di Stoccarda, infatti, sono caratterizzati - e, a quanto pare, continueranno ad esserlo anche in futuro - da motori a 4 e 6 cilindri alimentati a gasolio.
Stiamo parlando dell’OM 654 (4 cilindri) e dell’OM 656 (6 cilindri), entrambi disponibili in configurazione mild hybrid e plug-in hybrid e che nel prossimo futuro resteranno protagonisti nei segmenti superiori, da Classe C in su.
Si tratta di una strategia che Mercedes reputa vincente perché consentirà di sfruttare appieno i benefici di questa tecnologia per ciò che concerne i veicoli più pesanti, in cui il Diesel rimane imbattibile.
I motori endotermici “puliti”
L’OM 654 a 4 cilindri, scelta vincente anche nei segmenti entry-level di cui Classe A è un’intramontabile ammiraglia, è il primo motore Diesel realizzato interamente in alluminio con rivestimenti cilindrici NANOSLIDE utili a ridurre l’attrito e migliorare l’efficienza.
La sua caratteristica più saliente è legata ai sistemi di trattamento dei gas di scarico, in grado di garantire emissioni di ossidi di azoto (NOx) così basse da risultare non misurabili.
L’OM 654 e l’OM 656 mild hybrid offrono funzioni avanzate come il recupero energetico in frenata e il veleggiamento a motore spento, tutto questo grazie a un alternate-starter integrato a 48V.
Per quanto concerne la funzione plug-in hybrid, entrambi i motori risultano capaci di percorrere fino a 123 chilometri in modalità elettrica - a seconda dei modelli - grazie alla presenza di una batteria ricaricabile.

Tutto iniziò con la storica Mercedes 260D
Il Diesel, da sempre, è stato un pilastro importantissimo nella gamma di veicoli Mercedes-Benz.
Un amore che inizia addirittura nel lontano 1936 con la celebre 260D (W138), lanciata al Salone di Berlino, in pieno Reich.
Si trattò di un modello che attirò da subito l’attenzione per il significativo risparmio di carburante consentito.
Rispetto alla “sorella” Typ 200 a benzina da cui la W138 riprendeva gran parte della componentistica dell’epoca e il pianale a passo lungo, quest’ultima consumava molto meno dei 13 litri per 100 chilometri a cui il cliente medio Mercedes era stato abituato fino a quel momento: esattamente 9,5 litri per 100 chilometri, il che significava che con un pieno si potevano percorrere 400 chilometri.
Ciò fu reso possibile da un motore a gasolio 2,6 litri quattro cilindri (OM 138) con sistema a precamera e pompa d'iniezione Bosch, capace di erogare 45 CV a 3200 giri/min.
Una rivoluzione, innanzitutto economica, che portò molti privati ad avvicinarsi al modello.
Da quel momento, Mercedes ha continuato a investire in ricerca e nuove tecnologie per unire la grande efficienza del Diesel ai cambiamenti imposti dal mercato: ne sono un esempio la tecnologia turbodiesel degli anni ’70, il sistema Common Rail degli anni ’90, e le recenti compatibilità con i biocarburanti di ultima generazione come l’HVO 100 e il B10 o i carburanti sintetici XTL.
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